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Pagine:244
Prezzo:9.50
Trama:
Maya ha solo quindici anni e tutto ciò che possiede è una borsa contenente la sua bambina appena nata quando, in viaggio nella notte su un treno diretto a Mosca, accetta da un'anziana compagna di viaggio una tazza di tè e piomba subito in un sonno profondo. Al suo risveglio il treno, giunto ormai a destinazione, è deserto: la vecchia, il suo bagaglio e, soprattutto, sua figlia non ci sono più. Nel frattempo alla stazione d'arrivo in piazza Komsomol'skaja - un luogo malfamato chiamato "Tre stazioni" - viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Quello che ha tutta l'aria del decesso per overdose di una prostituta non inganna l'ispettore Arkady Renko. C'è forse un collegamento tra questa misteriosa morte e la sparizione della neonata sul treno? L'indagine porterà Renko dai bassifondi più degradati della città al lusso sfrenato degli ambienti frequentati dai ricchi e potenti: un universo criminoso popolato di burocrati senza scrupoli e oligarchi spietati, nel quale il detective opera al servizio di un ideale di giustizia tanto scomodo quanto necessario.
Recensione:
Ero entusiasta di questo acquisto come regalo per il compleanno di mia sorella , che proprio come me ama i gialli. Le mie aspettatevi forse erano troppo alte, non dico che il libro non mi sia piaciuto,è stato bellissimo e mi portato a fare delle nottate, ma mi aspettavo un qualcosa. Non so esattamente cosa, ma non mi ha lasciata del tutto sbalordita, mi facevo idee su come potesse finire il libro e poi boom.. I personaggi e le descrizioni sono perfette non c'è che dire,ma era alquanto fiacco.Non per fare paragoni, nonostante li stia per fare, ma ho apprezzato molto di più Gorky park, che ho letto poco dopo. Sinceramente io consiglio comunque Le Tre Stazioni per gli amanti dei Gialli, perchè comunque lo stile di Cruz Smith è superiore ad alcuni tipi di gialli che girano, probabilmente per le descrizioni, ma anche i discorsi non sono affatto male.
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